Marco Polo la definì "l’isola più bella”, gli antichi romani la conoscevano come “Taprobane", mentre i commercianti arabi la chiamavano “Serendib” (da qui il vocabolo inglese “Serendipity”), gli olandesi "Ceylan “, gli inglesi "Ceylon" e, infine, i cingalesi Sri Lanka. Un grande “emporio”, centro di scambio e commercio tra il mediterraneo e la Cina imperiale. Pochi posti al mondo hanno così tanto da offrire: dalle grandiose rovine del passato, testimoni della storia di antichissime civiltà, alle vaste distese coltivate che rivelano la presenza di un popolo ospitale, la cui dedizione alla terra è seconda solo alla devozione religiosa. Una fitta rete stradale collega ogni angolo dell’isola che regala variegati paesaggi fatti di foreste rigogliose, fiumi, parchi, spiagge e cascate.