Kathmandu

Kathmandu è la capitale del Nepal e città più popolosa del paese; è servita dall’unico aeroporto internazionale del Nepal. Prevalse sulle altre città della valle solo nel 16° secolo (Patan, la capitale originaria, ha avuto la supremazia nella valle dal 4° al 14° secolo, Bhatghaon la soppiantò nel 15° secolo). Giace in posizione strategica sull’angolo formato dalla confluenza tra i fiumi Bagmati e Vishnumati. La parte antica della città è un sogno, con templi, palazzi, mercati affascinanti. La parte moderna è una sgradevole città del “terzo mondo”, oscillante tra lo squallido e il misero.

La parte antica della capitale è attorno al vecchio Palazzo Reale, Hanuman Dhoka, e alla strada-bazar chiamata Makhan Tole. Vi si arriva dalla strada Ganga Path, prosecuzione di New Road. S’incontra prima la piazza Basantpur, che sulla destra ha la mole del vecchio Palazzo Reale. Sulla sinistra, è il Kumari Mahal, Palazzo della Dea Vivente: questa è una bambina appartenente alla casta Newar degli orefici, selezionata tra i 4 e i 5 anni d’età, che rimane in carica fino alla pubertà; viene scelta con una complessa cerimonia (deve avere 32 attributi fisici precisi e deve comportarsi in maniera impavida alle selezioni). Viene considerata l’incarnazione della dea Druga. Quando ha la prima mestruazione va in pensione, e viene selezionata una nuova Dea Vivente. Si dice che sposare una dea vivente porti iella (ma ha una bella pensione, perciò trova facilmente marito). Quanto i turisti entrano nel cortile del palazzo, la ragazzina si affaccia, e saluta (regalia). Di fronte è il tempio di Vishnu Narayan, del 1680. Subito oltre è il Kasthamandap, la “Casa di legno”, antichissima, forse del 12° secolo. Accanto è il “tempio dei barbieri”, dedicato a Shiva. Un po’ più avanti è un altro tempio dedicato a Shiva, il Maju Deval. Siamo arrivati alla piazza principale della vecchia città, Durbar Square (Piazza delle Udienze, o del Palazzo Reale), con templi, altari, colonne con in cima immagini di culto. Il vecchio Palazzo Reale è un insieme di cortili e di torri costruito dal 12° al 17° secolo con aggiunte fino al 19° secolo. Venne sostituito in seguito con uan costruzione non molto bella lalla periferia settentrionale della città. Nel palazzo sono diversi cortili: il primo ad essere visitato è il Nasal Chowk, ove venne incoronato Re Birendra nel 1975. Attorno sono 4 torri, coi nomi delle quattro più importanti città della valle. La più alta, la Torre di Basantpur, ha 9 piani. Altri cortili: il Mul Chowk, utilizzato per cerimonie religiose, e Mohan Chowk, attorno al quale erano gli appartamenti reali.

Dalla Durbar Square si apssa alla strada più divertente e interessante della città: il vecchio bazar. La prima parte si chiama Makhan Tole, la seconda Indra Chowk, la terza Asan Tole. Si tratta di un affollato, stretto bazar, con qualche slargo, diversi templi, e un’atmosfera medioevale, orientato verso nord-est. Si parte dal tempio Tana Deval, All’inizio di Indra Chowk è il tempio di Akash Bahirab, con al pianterreno vari negozi. Subito oltre è un tempio di Shiva. Il bazar cambia nome, diventa Indra Chowk, con l’antico tempio Sweta Macchendranath, sacro sia ai Buddhisti che agli Induisti. Subito oltre sono un tempio tantrico, il Lunchun Lunbun Ajima, e un tempio dedicato a Krishna. Il bazar cambia ancora nome: ora si chiama Asan Tole, e al suo inizio s’incontrano sei strade. E’ il punto cruciale del bazar, con un mercato di frutta e verdura, dominato dal tempio di Annapurna, la dea della prosperità e dell’abbondanza. Più avanti si giunge alla strada Kantipath, di fronte alla quale è il bacino artificiale Rani Pokhari, scavato nel 1667. Altre passeggiate interessanti nella città vecchia possono essere effettuate andando a sinistra da Asan Tole, e a sud da Durbar Square.